Drammaturgia e Regia

Angelica Artemisia Pedatella

con Raffaella Pavone e Angelica Artemisia Pedatella

danzatrice Stefania Amira

Disegno Luci Vincenzo Pupello

Grafica Giuseppe Giampà

Durata 80’

Scheda e note di Regia

Sicilia, anni‘60. Franca è una adolescente siciliana: la tipica adolescente di ogni tempo, tanti sogni nella testa, anche se in una terra difficile, e soprattutto la voglia di vivere un amore grande, quello con Giuseppe. Ma il suo desiderio è ostacolato da un altro personaggio. Filippo Melodia, nipote di un boss mafioso potentissimo, è intenzionato a prendersi la bella ragazza ad ogni costo.

Franca non ha intenzione di cedere alle sue avances ma Filippo non demorde. La famiglia Viola inizia a subire soprusi e minacce di ogni tipo, senza che Filippo riesca però ad ottenere la mano della ragazza. Quindi organizza il piano criminale che gli permetterà di ottenere quello che desidera. Il giorno di Santo Stefano, Franca viene rapita e, dopo giorni di sequestro, violentata proprio da Filippo. Quando viene ritrovata dalle forze dell’ordine, sembra che l’unica soluzione per salvare il suo onore sia la paciata, ossia l’accordo tra le famiglie per far sposare i figli, una regola non scritta che però tutti rispettano.

Sembra non ci siano altre soluzioni, è il momento di dire addio ai sogni, al grande amore. Iniziano giorni di tormento per Franca e per la sua famiglia, fino a quando la ragazza di Alcamo prende una decisione che cambierà non solo la sua vita, ma la storia. Supportata dal coraggio di suo padre e di sua madre, rifiuta le nozze e sceglie di portare Filippo Melodia in tribunale, nonostante l’opposizione dell’intero paese. Il suo no al matrimonio riparatore apre un nuovo capitolo: Franca è pronta ad affrontare insieme ai suoi genitori il pubblico disprezzo, andando incontro ad ogni conseguenza senza ripensamenti. Tuttavia, è dai gesti di grande coraggio che nasce inaspettata la felicità

Intessuto di danza e momenti musicali che raccontano la Sicilia rurale, lo spettacolo alterna momenti di dialogo interiore tra Franca e sua madre a scene di realtà quotidiana, muovendosi tra atmosfere surreali e concrete. I momenti cupi, del terrore e della violenza e quelli dell’appassionata requisitoria di Franca e di sua madre contro le regole sociali vigenti diventano quadri di una Sicilia arcaica, drammatica e vitale, che si trasforma in una trascinante danza sulle note della tradizione.

La vicenda di Franca Viola non riguarda soltanto il tema della violenza di genere e dei diritti delle donne, ma tocca il tema del reato definito sex revenge e richiama necessariamente eventi che toccano il destino di giovani e giovanissime donne in relazioni sbagliate e ancora oggi riempiono con la loro tragicità la cronaca attuale. Lo spettacolo celebra anche le tappe delle grandi vittorie legislative che la presa di coscienza collettiva ha raggiunto durante i decenni di lotta per i diritti delle donne.

Nota

Lo spettacolo è stato rappresentato per la prima volta il 13 novembre 2018 presso il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche in occasione dell’evento annuale contro la violenza di genere promosso da CUG-CNR RICERCATORI DI VERITÀ – III Edizione “Dal buio alla luce”.